Premiata la ricerca del Politecnico che predice il Cyber Risk delle imprese italiane
Premiata, per l'impatto innovativo prodotto nel settore della Cyber Security in Italia, la linea di ricerca condotta in Ateneo sull'implementazione e sviluppo di algoritmi di calcolo per l'analisi e il monitoraggio dei rischi di impresa.
Questi sistemi di valutazione del Cyber Risk sono basati su algoritmi di intelligenza artificiale e modelli statistici che fondano il loro funzionamento sulla teoria dei valori estremi (quella meglio conosciuta come teoria dei cigni neri) e su un'infrastruttura informatica in grado di memorizzare e gestire grandi quantità di dati.
L'attività di ricerca è oggi in costante sviluppo, implementata sotto la direzione del professor Guido Perboli con il coinvolgimento dei professori Bernardino Chiaia, responsabile dei rischi legati alle infrastrutture, Pierluigi Claps, alla guida dell'analisi dei rischi climate, Anna Osello, che studia i rischi connessi agli edifici e all'efficientamento energetico degli stessi, e Cataldo Basile, la cui attività si concentra, nello specifico, sui rischi cyber.
Il progetto prevede il rilascio di moduli aggiuntivi legati ai rischi climate (in particolare quello legato alle precipitazioni piovose), infrastrutturali e sismici, mentre l'indice di adeguatezza ESG (Environment, Social and Governance) è in test con alcuni grandi player del settore finanziario e bancario.
Una volta testati e validati dal team di lavoro di Ateneo, gli algoritmi di analisi predittiva del Cyber Risk vengono sviluppati dalla start-up Arisk, spin-off deep tech del Politecnico che si occupa di predire i possibili effetti di rischio che possono ostacolare l'operatività delle aziende.
I diversi algoritmi vengono quindi organizzati in un unico sistema (la risk control tower), che include anche i rischi finanziari a medio termine (fino a cinque anni) e la governance aziendale. Su questi ultimi due temi Arisk ha recentemente ottenuto un brevetto (brevetto n. 102021000001424 - "Metodo e sistema per prevedere il fallimento di un'entità monitorata") ed uno standard internazionale (lo Standard MPAI Compression and Understanding of Industrial Data, in fase di accettazione come standard 3033 IEEE).
Per i suoi elementi di forte innovazione, la start-up che opera in sinergia con l'Ateneo ha vinto il premio "Innovation Cyber Security Award", conferito dall'ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) durante l'evento "Innovation Cyber Security Summit", che si è tenuto a Roma il 12 aprile scorso.
Il progetto prevede il rilascio di moduli aggiuntivi legati ai rischi climate (in particolare quello legato alle precipitazioni piovose), infrastrutturali e sismici, mentre l'indice di adeguatezza ESG (Environment, Social and Governance) è in test con alcuni grandi player del settore finanziario e bancario.
Una volta testati e validati dal team di lavoro di Ateneo, gli algoritmi di analisi predittiva del Cyber Risk vengono sviluppati dalla start-up Arisk, spin-off deep tech del Politecnico che si occupa di predire i possibili effetti di rischio che possono ostacolare l'operatività delle aziende.
I diversi algoritmi vengono quindi organizzati in un unico sistema (la risk control tower), che include anche i rischi finanziari a medio termine (fino a cinque anni) e la governance aziendale. Su questi ultimi due temi Arisk ha recentemente ottenuto un brevetto (brevetto n. 102021000001424 - "Metodo e sistema per prevedere il fallimento di un'entità monitorata") ed uno standard internazionale (lo Standard MPAI Compression and Understanding of Industrial Data, in fase di accettazione come standard 3033 IEEE).
Per i suoi elementi di forte innovazione, la start-up che opera in sinergia con l'Ateneo ha vinto il premio "Innovation Cyber Security Award", conferito dall'ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) durante l'evento "Innovation Cyber Security Summit", che si è tenuto a Roma il 12 aprile scorso.